Il Presidente Cairo ha parlato dopo la sconfitta casalinga contro l’Udinese e ha posto l’accento sul bel percorso fatto nel 2015, sulla sconfitta nel derby, sull’importanza di Quagliarella, sul recupero fondamentale di alcuni giocatori infortunati e sugli obiettivi di stagione.

 

Proprio gli ultimi due aspetti meritano una ulteriore analisi. Che il Toro abbia patito moltissimi infortuni in questa prima metà di stagione è un dato oggetivo. Da Maksimovic a Obi, passando per Avelar, Benassi, Baselli, Jansson, Gaston Silva, Gazzi e Farnerud. Il reparto che ha perso di più è stato sicuramente la difesa, visti i gravi infortuni occorsi a Avelar e Maksimovic. Il primo è tornato a giocare uno spezzone in campionato proprio contro l’Udinese e mancava dal 13 settembe, il secondo è ancora ai box ma dovrebbe tornare a gennaio: “Dobbiamo ragionare sul prossimo mercato. Recupereremo giocatori importantissimi come Maksimovic che è un grande acquisto che faremo a gennaio, come Avelar che è sicuramente un giocatore importante. I recuperi servono anche a far rifiatare giocatori che hanno giocato tantissimo come Bovo e Molinaro, che non facevano così tante partite consecutive da un po’ di tempo. Non aver avuto un certo tipo di giocatori, penso a Maksimovic, Avelar e Jansson, non ha permesso alla difesa di rifiatare“.

 

Una possibile chiave di lettura del momento di difficoltà dei granata. Non una giustificazione, che sarebbe fuori luogo, ma una delle cause oggettive di questo appannamento di squadra e delle disattenzioni difensive. Bovo in tutta la passata stagione aveva messo in fila 14 presenze per 90 minuti. In questa prima metà di campionato (non ancora conclusa) ne ha gia collezionate 13, tutte consecutive, ad esclusione della partita contro l’Inter in cui era assente per squalifica. Tantissime se considerato che il giocatore doveva essere, nei piani di inizio stagione, nient’altro che una valida alternativa. Anche Molinaro è stato costretto agli straordinari a causa del lungo infortunio di Avelar. Al di là della titolarità, o meno, dei giocatori avere due valide alternative è importante per concedere ai giocatori di rifiatare e all’allenatore di scegliere l’interprete migliore in ogni partita. In questo inizio di campionato, invece, la difesa è stata sempre e necessariamente la stessa.

 

Il secondo aspetto interessante riguarda l’obiettivo stagionale. Persa malamente la possibilità di arrivare in fondo alla Coppa Italia, obiettivo dichiarato, ora i granata possono concentrarsi solo sul campionato. L’avvio scoppiettante aveva candidato il Toro a lottare per le posizione a ridosso dell’Europa League, poi il brusco calo ha un po’ ridimensionato le prospettive. Il presidente Cairo però non ha ancora chiuso le porte all’Europa: “Sicuramente siamo partiti in maniera eccellente facendo tanti punti, poi abbiamo pagato con un po’ di sfortuna e qualche punto buttato. Ora facciamo la sosta e poi ripartiamo come si deve. L’Europa? Oggi credo non serva fare dichiarazioni roboanti, l’importante è lavorare bene per continuare il cammino interrotto da queste ultime due partite“. Il presidente ci crede ancora, non ha abbassato le aspettative che si erano create dopo le prime giornate di campionato. Il Toro può riprendere quel tipo di cammino e tornare ad essere una delle squadre più pericolose della Serie A. I mesi di gennaio e febbraio daranno, probabilmente, un responso definitivo.


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